Natale: accumulatore compulsivo
- laurapozzigraphicd
- 22 dic 2018
- Tempo di lettura: 1 min

Ogni volta che penso al Natale, penso ai regali.
L’immagine che ho di questa ricorrenza è un gigantesco Babbo Natale robot che sputa regali dal sedere.
Le luci, le feste, le renne, niente di tutto questo, nemmeno il compleanno di JC aka Gesù, ha reale importanza...ma guai svegliarsi la mattina di Natale con l’alberello vuoto, privo dei pacchi: sarebbe il preludio di un Nuovo Anno disastroso!
Il Natale è il giorno perfetto per accumulare col minimo sforzo quantità inverosimili di pseudo-regali e cibo.
Scorte alimentari per tutto l’anno da consumarsi solo in caso di guerre atomiche, e oggetti di dubbia provenienza da smerciare a mercatini e aste.
Sotto Natale le case traboccano di oggetti richiesti e non, del quale dimenticarsi subito già al 27 dicembre...e i netturbini fanno gli straordinari.
Del resto si sa, è stata la Coca Cola ad inventare il Natale e a colorarlo di rosso.
A volte mi chiedo se esista un collegamento o forse un complotto tra Coca Cola, Natale, dentisti, dietologi e Vasco Rossi!!!
Ma le scorte non si limitano solo al cibo e ai regali. A Natale puoi fare un incredibile rifornimento di auguri, tutti ricchi di interesse, amore ed emoticon.
A Natale puoi...essere felicemente grasso e assomigliare ogni giorno di più a Babbo N.
A Natale puoi...essere buono.
A Natale puoi...essere buono e ricordarti di esserlo tutto l’anno.
Buone Feste
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