Il fiocco al maiale
- laurapozzigraphicd
- 24 set 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 7 nov 2018

Si sa che con i primi caldi la gente tende a scoprirsi e lasciar trapelare ciò che di più bello la natura ha creato...distese di pance gravide dall'alcool, chiappe e seni penzolanti come le orecchie dei cocker, chiazze di sudore ascellare che arrivano alle ginocchia e dalle quali spuntano micro peli che sembrano aghi...ed infine loro: i piedi.
Puzzolenti gnocchetti di carne che fanno capolino da ciabatte, infradito o sandali fashion, costituiti da unghie lunghe e spesso rotte, gialle e ammuffite dai funghi. Le migliori sono coronate da quella inconfondibile linea di sporco che come un lombrico si insinua tra il bordo bianco dell’unghia e il polpastrello.
Calli grandi come scogli, duri e marci, eliminabili solo con una smerigliatrice, vanno a confondersi con la pelle sbriciolata dei talloni; vene varicose esplodono dal dorso del piede come fossero radici.
Dulcis in fundo la pustola, la regina del piede: gigante pozzanghera infetta, collocata di norma sulla parte esterna dell'alluce, ripiena di pus.
Fortunatamente a tutto vi è rimedio. Per camuffare la tremenda incuria, basta prendere un bel secchio di smalto rosso e colarlo sulle rimanenti unghie appassite…et voilà: il gioco è fatto.
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